4. NUMERO QUATTRO
Quattro (daleth) ד La Terra, La Creazione Materiale
Daleth in ebraico è una porta.
Nella numerologia biblica, quattro è il numero della terra, o la creazione
materiale di Dio. Nel quarto giorno della creazione il mondo materiale era
finito (Gen. 1:14-19), permettendo così a Dio di fornirlo di creature viventi.
La ghematria della frase ebraica, h'eretz , "la terra", è 296,
che è 4 x 74.
Quattro
è il numero dei grandi elementi: terra, aria, fuoco e acqua.
Quattro
sono le regioni della terra: nord, sud, est e ovest.
Quattro
sono le divisioni del giorno: mattina, pomeriggio, sera e notte. O nelle
parole del nostro Signore, quando parla della sua venuta alla sera, a mezzanotte,
al canto del gallo o al mattino (Marco 13:35).
Quattro sono le stagioni dell'anno: primavera, estate, autunno e inverno
Il
quarto libro della Bibbia è il libro dei Numeri, il cui titolo ebraico è B'Midbar,
"il Deserto". Il deserto rappresenta simbolicamente la
terra, il deserto di questo mondo.
Ci sono QUATTRO cherubini menzionati e hanno sempre a che fare con la creazione. Si vedono per la prima volta qui mentre custodiscono l'Albero della Vita, (Gen 3,24), conservando così la beata speranza dell'immortalità per la creazione. Sono visti in connessione con l'espiazione, mostrando l'unico fondamento su cui la creazione potrebbe sperare per la fine del suo gemere. Si vedono sul velo e sul propiziatorio, legando la speranza della creazione con Colui che è chiamato "la Speranza d'Israele". In modo che non ci sia speranza per una creazione che geme a parte dell’espiazione, senza Cristo. Nell'Apocalisse gli stessi quattro cherubini sono chiamati "gli esseri viventi" (Ap 4). Questi cantano della creazione e di Colui che ha creato tutte le cose e per il cui compiacimento sono state create (Ap 4,11).
«Degno sei, o Signore, di ricevere la gloria,
l'onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua
volontà esistono e sono state create»
Ogni
volta che parlano è in connessione con la terra. Questi richiamano e annunciano
il giudizi o le piaghe (Ap 6) che scaturiscono dall'espulsione dell'Usurpatore
dalla terra, e la distruzione di coloro che distruggono la terra, e
nell'esaltazione e l’incoronazione di Gesù quando tutti i regni del mondo
diventano il regno di nostro Signore e del suo Unto, e quando il SIGNORE Dio
onnipotente regna sulla terra.
I
Cherubini sono le quattro teste della creazione animale: il leone, delle belve;
il bue, degli animali domestici; l'aquila, degli uccelli; e l'uomo capo di
tutti.
I Cherubini sono
presenti dal momento in cui la maledizione è stata pronunciata e sono la
garanzia che un giorno sarà rimossa.
Allo stesso modo, ci sono QUATTRO VANGELI, ciascuno corrispondente a una diversa "bestia" attorno al trono. Matteo presenta il Leone, dicendo: "Ecco il re". Marco presenta il bue, dicendo: "Ecco il servo". Luca presenta l'uomo, dicendo: "Ecco il Figlio dell'uomo". Giovanni presenta l'Aquila, dicendo: "Ecco il Figlio di Dio".
In
accordo con questo c'erano anche quattro colori nelle tende del Tabernacolo di
Mosè. La porpora proclamò: "Ecco il tuo re". Lo scarlatto proclamò:
"Ecco il servo" che verserà il Suo sangue. Il bianco proclamò: "Ecco
il Figlio dell'uomo" senza peccato e l’'azzurro proclamò: "Ecco il
Figlio di Dio" venuto dal Cielo.
In
geometria, un quadrato a quattro lati rappresenta la terra, mentre un cerchio
rappresenta il cielo, l'eternità e il regno dello spirito.
LA DIVISIONE QUADRUPLICE DELL'UMANITÀ
In
Genesi capitolo 10, "le generazioni
dei figli di Noè" sono comprese in una quadruplice descrizione. (Questi sono i figli di Cam, secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, nelle loro nazioni. Ge 10:29)
Nell’Apocalisse
ci sono sette descrizioni simili, e sebbene non ce ne siano due uguali,
tuttavia il numero quattro è conservato. Vedi Apocalisse 5:9, 7:9, 10:11, 11:9,
13:7,* 14:6, 17:15.
*
In Ap 13:7, la Nuova Diodati ne dà solo tre; ma la Nuova Riveduta tiene conto
dei manoscritti più antichi e aggiunge και λαον (kai laon), “e popolo”, che ne fa quattro.
Le fu pure dato di far guerra ai santi e di
vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua
e nazione.
(Ap 13:7 NR)
LE GRANDI POTENZE DEL MONDO PROFETICO
Queste
sono quattro, e si dividono in 3 + 1, dove l'uno spicca in grande e marcato
contrasto con gli altri tre. Vengono nominati i primi tre animali feroci
(leone, orso, leopardo); mentre il quarto è solo descritto e non nominato
(7:7,23).
Nell'immagine del sogno del re Babilonese Nebukadnetsar, quattro sono i metalli!
La testa di questa immagine era d'oro fino, il suo petto e le sue braccia erano d'argento, il suo ventre e le sue cosce di bronzo, le sue gambe di ferro, i suoi piedi in parte di ferro e in parte d'argilla. (Da 2:32-33)
In
Daniele 7:2-3 leggiamo: "«… i quattro
venti del cielo squassavano il Mar Grande, e quattro grandi bestie salivano dal mare, una diversa
dall'altra. Tale è la storia della
potenza dell'uomo nel mondo: lotte e divisioni!
Non
appena l'umanità fu divisa in Genesi 10, Abramo fu chiamato ad uscire da loro e
camminare con Dio (Gen 11, 12). Ma presto scopre che si tratta di un mondo di
conflitti e inimicizia, perché si apre Genesi 14 con i nomi di quattro re, e "questi
fecero guerra" con altri cinque che sono nominati in seguito.
IL QUARTO LIBRO DELLA BIBBIA è Numeri. In ebraico è chiamato B'Midbar, cioè
il Deserto. La gematria diB'Midbar è 248 (4x62).
Si
riferisce alla terra, che è un deserto in confronto al Cielo; e al nostro
pellegrinaggio attraverso il deserto di questo mondo. Racconta di Meriba e
della lotta (Queste sono le acque di
Meriba dove i figli d'Israele contesero con l'Eterno, ed egli si mostrò
Santo in mezzo a loro. 20:13), e registra la storia dei mormorii, delle
ribellioni, e il girovagare d’Israele.
IL QUARTO LIBRO DEI SALMI
La
Bibbia Ebraica divide i Salmi in cinque sezioni o libri. Il QUARTO è il Libro
del Deserto. Il primo Salmo è la "Preghiera di Mosè, l'uomo di Dio", l’uomo
nel deserto. Tutte le illustrazioni e le metafore, ecc., sono tratte dalla
terra, e questo quarto libro espone i consigli e i propositi di Yahweh in relazione
alla terra. (Vedi Salmi 90-106.)
Nel
Primo Libro dei Salmi (1-41), il QUARTO Salmo ha a che fare con la terra. Racconta come non ci sia niente di soddisfacente in esso e che senza Dio non ci può
essere vera prosperità sulla terra.
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene?». O
Eterno, fa' risplendere la luce del tuo volto su di noi. Tu mi hai messo piú
gioia nel cuore di quanto ne provano essi, quando il loro grano ed il loro
mosto abbondano.
(Sal 4:6-7)
Possiamo
notare anche il quarto Salmo degli altri libri dei Salmi, vale a dire:- Salmo
45 (il quarto del secondo libro), Salmo 76 (il quarto del terzo libro), Salmo
93 (il quarto del quarto libro), e il Salmo 110 (il quarto del quinto libro).
Tutti questi parlano di DOMINIO sulla terra, e parlano dell'imminente regno del
legittimo Re e Signore della terra.
Il
Quarto dei Dieci Comandamenti è il primo che si riferisce alla terra. (Esodo
20:8-11 Ricordati del giorno di
sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro;
ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO; non farai in esso
alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua
serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che é dentro alle tue porte; poiché
in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra,
il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò
l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato.)
La
quarta frase del 'Padre Nostro' è la prima che menziona la terra.
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome.
Venga il tuo regno.
Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo.
Dacci oggi il nostro pane necessario. …..
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